Come voi ben sapete la nostra rivista è una iniziativa dell’APSEC-LECCE Associazione Culturale, per cui siamo immensamente felici di comunicare, anche attraverso le nostre pagine, che il Progetto “Memorie in Pietra” è stato approvato dal Ministero della Cultura. Un iter non facile, sostenuto per la sua valenza storica, dalla collaborazione dell’Amministrazione di Lecce, dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Lecce e Brindisi e dalla Società di Storia Patria di Lecce. E’ un giorno di festa per tutti noi in quanto si realizzerà un’opera dove non si restaurerà solo il Monumento, ma si darà la giusta dignità storica ai 132 nostri caduti nella Grande Guerra che non hanno ancora trovato posto sul monumento cittadino. In qualità di Presidente dell’APSEC desidero ringraziare tutti i nostri partner e in particolare mi sia consentito ringraziare i Soci del nostro sodalizio che grazie alla loro sinergica professionalità hanno consentito la realizzazione di questo progetto.
Con delibera approvata ieri, la giunta comunale ha preso atto del finanziamento di 69.992 euro del progetto “Monumento ai caduti di Lecce. ‘Memorie in pietra’ – intervento di restauro conservativo e valorizzazione” realizzato dall’associazione APSEC e finanziato dal Ministero della Cultura nell’ambito del bando per il sostegno a iniziative di tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale.
Il monumento, di proprietà del Comune di Lecce, fu realizzato su disegno dello scultore Eugenio Maccagnani dalla ditta Urso Francesco alla fine degli anni ’20. La sua funzione era onorare i caduti leccesi nella Guerra Libica (1911 – 1912) e nella Prima Guerra Mondiale (1915 – 1918) e l’inaugurazione si tenne il 28 ottobre 1928. Con il primo restauro effettuato nel 1962, su proposta
dell’Associazione Nazionale Combattenti, furono aggiunti anche i nominativi dei Caduti nella Seconda Guerra Mondiale e dei Partigiani leccesi morti durante la Guerra di Liberazione.
A 60 anni dall’ultimo intervento, lo scorrere del tempo ha reso necessario porre rimedio al grave degrado estetico (ma non strutturale) nel quale il monumento si trova oggi, relativo al basamento, alle cornici, alle colonne e alle lapidi che lo compongono. Inoltre uno studio, edito nel 2019, del compianto Valentino De Luca, bibliotecario e storico dell’Università del Salento, recentemente scomparso, al quale si deve anche la riscoperta della documentazione storica inerente l’intervento del 1962 sopra descritto, ha portato alla luce e dimostrato, attraverso approfondite e documentate ricerche archivistiche che sul monumento sono del tutto mancanti i nomi di altri 132 Caduti leccesi, che grazie al progetto di restauro saranno aggiunti agli 802 ora presenti.
Il progetto di restauro, che sarà effettuato sotto l’attenta guida della Soprintendenza, prevede lo svolgimento di indagini conoscitive di documentazione, interventi preliminari di restauro conservativo-manutentivo e interventi di pulitura, restauro, integrazione estetica e protezione superficiale.
“La nostra comunità può dirsi riconoscente a Valentino De Luca, a Giovanna Bascià e ad APSEC tutta, presieduta da Pompeo Maritati, per il lavoro e l’amore dimostrato per Lecce e la sua storia, da cui nasce questo intervento – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – il restauro sarà una operazione complessa e articolata, data la delicatezza del monumento, finalizzata alla conservazione di questa testimonianza del passato, che nutre i valori e il nostro sguardo sul presente”.