Ieri 4 novembre, dopo tre anni, finalmente, ai piedi del Monumento ai Caduti di Lecce si è svolta la doverosa cerimonia per ricordare i nostri caduti nella Prima Guerra Mondiale, l’Unità d’Italia e dell’importanza del ruolo delle Forze Armate soprattutto in tempo di Pace.
Una manifestazione che si è trasformata in una Caporetto per noi operatori del Terzo Settore dell’Associazione APSEC-LECCE che, nell’ambito dei soggetti ufficialmente invitati a prendervi parte, è stata totalmente dimenticata. Non solo non invitata, ma nemmeno citata da nessuno dei rappresentanti istituzionali che hanno preso la parola.
Ecco perché riteniamo questa “dimenticanza” una Caporetto.
Proprio pochi giorni or sono l’APSEC-LECCE comunicava agli enti istituzionali competenti la chiusura dei lavori di restauro e del Monumento citato.
I lavori sono stati eseguiti grazie alla vittoria di un bando nazionale emesso dal Ministero della Cultura per la riqualificazione del Monumento e per provvedere ad inserire ben 132 nominativi di caduti che tutt’ora non avevano trovato posto, grazie alla ricerca dello storico Valentino De Luca, peraltro, nostro socio fondatore. Un’operazione che iniziata nel corso del 2022 è terminata nei primi giorni di ottobre scorso, trovando, peraltro, ampia comunicazione nell’ambito della stampa e tv locale.
I lavori sono stati eseguiti sotto la scrupolosa e attenta supervisione della Soprintendenza Archeologica e dall’Amministrazione Comunale di Lecce, peraltro titolare del Monumento. Un’operazione che la nostra associazione ha ritenuto di particolare valore etico, per restituire dignità storica ai nostri 132 caduti non ancora inseriti nel Monumento cittadino. Progetto, peraltro, già presentato quattro anni fa al Comune di Lecce e che ha potuto finalmente vedersi realizzato grazie al provvidenziale bando ministeriale di cui l’APSEC ha subito inoltrato richiesta di partecipazione, presentando una progettazione esecutiva che è stata approvata dal Ministero, attraverso un finanziamento pubblico di 69.000,00€ (sessantanovemila) e una compartecipazione da parte del nostro sodalizio di ben 5.000,00€ (cinquemila). Quindi, oltre al gravoso impegno per la realizzazione del progetto, anche un notevole contributo a nostro carico, il tutto finalizzato a dar valore storico e monumentale ad un manufatto che appartiene di diritto alla storia di tutta la cittadinanza leccese.
Alla luce dei fatti anzidetti, il Consiglio Direttivo di PSEC-LECCE ha deliberato all’unanimità di trasmettere una nota di rammarico per quanto accaduto al Prefetto di Lecce, Al Sindaco Carlo Salvemini e al Presidente della Provincia di Lecce, chiedendo chiarimenti sul mancato invito di una Associazione del Terzo Settore, che finalmente dopo sessant’anni ha posto in essere una iniziativa a favore non solo del Monumento ai caduti, ma a tutta la cittadinanza, istituzioni comprese.
A compensare in parte la scivolata di stile di chi di competenza, per fortuna stiamo ricevendo non pochi messaggi di vicinanza e di sostegno, che credeteci, sono proprio questi che ci danno la forza di continuare il nostro lavoro nell’intento esclusivo della salvaguardia del nostro patrimonio artistico e culturale.
Infine, desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno manifestato solidarietà nei nostri confronti.
Alleghiamo la seguente documentazione:
- Programma ufficiale dell’evento tenutosi il 4 novembre;
- Richiesta di chiarimenti inoltrata alla Prefettura di Lecce, Comune di Lecce e Provincia di Lecce.