Questo è un libro necessario, così lo definisce l’autore, fortemente voluto perché si facesse luce ma soprattutto che non si dimenticasse o sottovalutasse quella che l’autore definisce “la tragedia ellenica del XXI secolo”. Una Storia Vera che ha visto quale protagonista un intero popolo, sottoposto alle angherie di una Troika (Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale e Commissione Europea) che incurante, indifferente, con matematica perfidia, ha imposto brutalmente, senza alcuna alternativa, delle alchimie finanziarie con ferocia determinazione, poi risultate sbagliate.
La finalità di questo libro è porre in evidenza, con dati e numeri effettivi, quanto vigliacca e sciagurata è stata la ferrea determinazione di applicare al Popolo Greco “l’Austerity”. Un Popolo è stato strangolato. Un Popolo partner dell’Europa Unita, nata sotto gli auspici dell’Art.1 dell’atto costitutivo, che prevedeva al primo punto la solidarietà e il benessere tra i popoli, al di sopra degli interessi economici.
Il prezzo pagato da una intera popolazione di undici milioni di persone è stato mostruosamente alto. Simili restrizioni e privazioni, vi rammento, non sono state applicate nemmeno al popolo tedesco reo del più abominevole reato, quale quello della premeditata e scientifica persecuzione razziale contro gli ebrei e non solo.
Emozionanti quanto avvilenti le pagine in cui vengono descritte le angherie economiche imposte dalla Troika al Popolo Greco, che fanno emergere come gli interessi della finanza sono, ahinoi, al di sopra della dignità umana. Raccapricciante la descrizione sulla malnutrizione dei giovani, peraltro segnalata da non poche organizzazioni umanitarie internazionali. E che dire sulla mancanza di farmaci salvavita. Addirittura viene riportato un dato che dimostra quanto feroce sia stata questa imposizione che ha riguardato la perdita di oltre 25.000 prime abitazioni, che sono state requisite perché i proprietari legittimi non avevano i soldi per pagare l’esose tasse di successione.
E’ in questo libro che per la prima volta leggo questa definizione “nazismo finanziario“. Una definizione che oltre a lasciarmi perplessa, rileggendo i primi articoli della Costituzione dell’Unione Europea, mi fa veramente riflettere quanto questa Europa sia ancora molto lontana dal suo dettato costituzionale.
Il tutto viene spiegato con l’utilizzo di un linguaggio semplice e accessibile a chiunque. Anche quando ha trattato un argomento particolarmente ostico quale quello dei moltiplicatori fiscali, è riuscito a farlo adottando una terminologia semplice di facile comprensione.
La finalità del libro è proprio quella di far comprendere queste dinamiche proprio a coloro che della materia non conoscono nulla. Il libro, pertanto, rappresenta lucidamente quella che lui definisce la “Tragedia greca del XXI secolo” addentrandosi nelle complesse dinamiche su cui ruota il mondo della finanza pubblica e privata e che è bene che il mondo conosca appieno e che non dimentichi.
Un ulteriore punto di forza del libro è rappresentato dalla sua straordinaria capacità di a far comprendere, a chiunque, come si muovono le leve della finanza e in che modo interagiscono con la politica, determinando così la qualità economica e sociale dei popoli.
Non è un saggio di parte, anzi Pompeo Maritati dimostra una seria imparzialità, soprattutto quando analizza le cause di detta crisi, non risparmiando di addossare le giuste responsabilità ad una classe politica che a volte pare avesse volutamente remare contro gli interessi del proprio Paese, condizionati da una monarchia imposta, che mai si è sentita appartenere a questa terra culla della civiltà occidentale.
La prefazione è stata curata dallo scrittore Maurizio Nocera, mentre l’immagine della copertina, realizzata dal Maestro Pittore Massimo Marangio, già ci introduce nella “Tragedia Greca del XXI Secolo”